“Al via il biotestamento, finalmente varata la legge sul fine-vita, raggiunto un traguardo storico per l’Italia”… sono solo alcune delle espressioni, per lo più trionfanti, con le quali la cassa di risonanza mediatica ha accolto qualche giorno fa l’approvazione della nuova legge italiana sul cosiddetto biotestamento, senza poi approfondire più di tanto cosa cambia rispetto a prima nelle possibilità concrete della vita quotidiana e che impatto la nuova legge avrà sulla visione degli italiani, in ordine ad una tematica eticamente sensibile come quella relativa agli ultimi momenti della vita terrena di una persona.
Ed è proprio l’approfondimento culturale ed antropologico, passando in questo caso attraverso le necessarie competenze giuridiche e mediche, il compito che, sin dalla sua fondazione, ha capito di avere l’Associazione Culturale Arche’, che affronterà il tema appena accennato con i suoi associati da sempre più dediti all’argomento ovvero l’Avv. Luca Silvestri e la Dott.ssa Claudia Frigieri, nella relazione della mattina dal titolo “THE (HAPPY?) END” e con il Prof. Giuseppe Noia e il Dott. Gennaro Cera nella relazione del pomeriggio dal titolo “DAGLI ANZIANI AI BAMBINI. LA PARABOLA DELL’EUTANASIA”.