Tutti vogliamo essere felici. Liberi e felici. Felicità e libertà: desideri fondamentali e insopprimibili del cuore umano. In particolare dei giovani, che avvertono istintivamente come queste due realtà siano strettamente collegate. Per essere felici, vogliono sentirsi liberi. Liberi dalle regole. Liberi di sperimentare. Liberi di inseguire la felicità, ovunque sembri di vederne brillare un po’.
E in questa ricerca della felicità può talvolta capitare di sbagliare strada. Ci si smarrisce, ci si può ritrovare in vicoli ciechi, più o meno bui. È questo uno dei tanti modi per definire cosa è una dipendenza: un vicolo cieco, una strada che non porta da nessuna parte, anzi ci allontana da noi stessi, dagli altri e dalla felicità che tanto desideriamo.
Le droghe, l’alcol, il mondo del gioco e delle scommesse, la pornografia, persino Internet e i social network possono diventare dei buchi neri che a poco a poco finiscono per inghiottire tutto: energie, relazioni, risparmi, insomma la vita
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Arche’, a quasi 10 anni dalla sua nascita, con un tratto significativo di storia sulle spalle e quindi di oneri ed onori, successi e ferite, profezie e fragilità, con i fratelli e le sorelle in cammino, decide di percorrere di nuovo la via dello Spirito, per essere confermata nella sua missione ed eventualmente correggere il tiro, laddove risulti fuori bersaglio, anche solo in parte.
Nel seminario del 7 e 8 Luglio, la nostra Associazione si rimette intorno al suo Signore perché riscaldi di nuovo i cuori, illumini le menti ed entusiasmi gli animi, riunisca le famiglie e faccia di Arche’ stessa, ancora di più, una famiglia nella grande famiglia della Chiesa. Con il nostro direttivo che vuole essere di servizio a tutti voi, vogliamo in sostanza rimettere Gesù Cristo al centro, con Maria al Suo fianco. Ed anche al nostro….
Con questa grande e concreta speranza, Vi aspettiamo presso il “Centro Pellegrini” in Via Vincenzo Ambrosio 9 a Roma
L’impressione è che specie negli ultimi anni nella comunicazione ad ogni livello (mass-media, pubblicità, web…) i “messaggi” a sfondo erotico/sessuale siano incrementati notevolmente.
Ok, diciamolo francamente, non è solo un’impressione: anche i dati dicono che si tratta di una sorta di accerchiamento/bombardamento, che non risparmia nessuno, disintegrando qualsiasi concetto di “fascia protetta”.
E allora, se l’informazione (…) sul tema è già così abbondante, può avere senso trascorrere una giornata insieme invitandovi a partecipare perché “finalmente si parla di sesso”?
Sì, se – per un verso – anche a noi appare che in questa comunicazione ipertrofica è proprio la sessualità umana ad essere “disintegrata”, decostruita, cioè “scomposta/decomposta”, in quanto esibita soltanto sotto un aspetto (vale a dire quello più superficiale), senza mai essere inserita in quel quadro più ampio che essa esige o se non altro merita.
E ancora sì, se – per altro verso – abbiamo constatato che per troppo tempo, specie in ambiente cattolico, di sessualità si è preferito fare a meno di parlare, rappresentando la stessa l’argomento tabù per eccellenza, in quanto materiale scottante da maneggiare con cura, o meglio da non maneggiare affatto.
Noi, nella relazione della mattina, con l’aiuto dei soci di Archè, affronteremo insieme questi temi incendiari senza timore di bruciarci e consapevoli che è con il fuoco che si riesce a dare la forma più bella ai metalli più preziosi.
Invece nel pomeriggio scopriremo insieme alla tutor Ketty Mazza, biologa ed esperta formatrice dei ragazzi, che in realtà c’è già da tanti anni chi in Italia si spende con creatività per insegnare ai ragazzi il tema dell’educazione all’affettività e alla sessualità, in maniera sana e integrata.
La giornata formativa si terrà a Casa di Ossò in via di Val Cannuta.
Solo gli sciocchi pensano che i tempi odierni siano peggiori di quelli passati. Che i ragazzi di oggi siano più ”difficili” di quelli di una volta. E che educare i ”Millennials” (i nati dopo il 2000) sia impresa infinitamente più complessa che educare le generazioni passate.
D’altra parte non possiamo non vedere come l’industria del divertimento, le mille distrazioni pronte all’uso e l’invadenza delle nuove tecnologie costituiscano una sfida in più per gli educatori (famiglia e scuola in primis).
Il nostro Pinocchio – il ragazzino che sta muovendo i suoi primi passi per diventare un uomo – oggi si ritrova ad affrontare le potenziali distrazioni, non per strada, ma dentro casa sua, a portata di mano. Il gatto e la volpe, lo spettacolo dei burattini di Mangiafuoco, Lucignolo e il paese dei balocchi, tutti insieme, h 24, in camera sua, a portata di smartphone, tablet, Playstation o X-box.
Cosa fare? Come accompagnarli a scoprire dentro di sé le grandi domande che fanno diventar grande ogni piccolo uomo? Come evitare di logorarci, genitori e figli, in estenuanti discussioni e ”sfide”, che trasformano i primi in occhiuti poliziotti e i secondi in anarchici di primo pelo, desiderosi di sottrarsi ad ogni controllo?
Proviamo a rifletterci su insieme, aiutati nel pomeriggio anche da Franco Nembrini, che, attraverso le pagine di Pinocchio, ci offrirà spunti e piste per accompagnare i nostri ragazzi a ritrovare la vera strada di casa e il vero sè, nell’abbraccio del Padre.
L’associazione Arché presenta un ciclo di 3 incontri su Amoris Laetitia – Dalla A alla Z: appuntamento alla parrocchia di Santa Regina Mundi e San Bonaventura in zona Torre Spaccata.
Queste le date degli incontri serali:
– giovedi 12 marzo alle ore 20:45 a Santa Regina Mundi
– lunedi 12 marzo alle ore 20:45 a San Bonvantura
– venerdi 23 marzo alle 20:45 a Santa Regina Mundi
Nell’ambito del ciclo di incontri per la formazione permanente dei catechisti della XVII prefettura di Roma, dopo l’incontro sul fine-vita Arché curerà due incontri:
– lunedi 29 gennaio alle ore 21: CROCIATE E INQUISIZIONE – Tutta un’altra storia
– lunedi 5 febbraio alle ore 21: LA RIVOLUZIONE DELLA CARITA’ – Come l’Amore di Cristo ha trasformato il mondo
Entrambe le relazioni saranno tenute dal Vice-Presidente di Arché Dott. Luca Teofili. Appuntamento al teatro della parrocchia di San Timoteo (Casal Palocco) in via Apelle 1
“Al via il biotestamento, finalmente varata la legge sul fine-vita, raggiunto un traguardo storico per l’Italia”… sono solo alcune delle espressioni, per lo più trionfanti, con le quali la cassa di risonanza mediatica ha accolto qualche giorno fa l’approvazione della nuova legge italiana sul cosiddetto biotestamento, senza poi approfondire più di tanto cosa cambia rispetto a prima nelle possibilità concrete della vita quotidiana e che impatto la nuova legge avrà sulla visione degli italiani, in ordine ad una tematica eticamente sensibile come quella relativa agli ultimi momenti della vita terrena di una persona.
Ed è proprio l’approfondimento culturale ed antropologico, passando in questo caso attraverso le necessarie competenze giuridiche e mediche, il compito che, sin dalla sua fondazione, ha capito di avere l’Associazione Culturale Arche’, che affronterà il tema appena accennato con i suoi associati da sempre più dediti all’argomento ovvero l’Avv. Luca Silvestri e la Dott.ssa Claudia Frigieri, nella relazione della mattina dal titolo “THE (HAPPY?) END” e con il Prof. Giuseppe Noia e il Dott. Gennaro Cera nella relazione del pomeriggio dal titolo “DAGLI ANZIANI AI BAMBINI. LA PARABOLA DELL’EUTANASIA”.