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L’Intelligenza Artificiale negli ultimi mesi è passata ad essere da aspetto di nicchia per tecnici specialisti e concetto intrigante per la nostra fantasia, a fenomeno di massa: ognuno di noi infatti può provare ad interagire con una app tipo ChatGPT, divertendosi a scoprirne i “limiti” o, come capita più spesso, a stupirsi per le clamorose potenzialità sempre in aumento.

L'”esistenza” di un oggetto che ambisce ad avere “connotati” umani ci affascina e ci pone interrogativi, ci seduce e ci inquieta, ma soprattutto ci chiama, con una urgenza forse inedita rispetto a tutta la storia dell’umanità, ad avere non solo domande ma anche risposte molto precise su cosa sia l’uomo: pane per i denti di Archè, che in questo tempo di grandi e nuove sfide non si è mai tirata indietro dal ricercare in profondità con apertura di sguardo, spirito critico e un pizzico di autoironia, quali siano le “radici dell’uomo”.

Domenica 28 aprile dalle ore 16:00 al teatro della parrocchia di San Bernardo di Chiaravalle a Roma (Via degli Olivi 180), l’associazione Archè propone un incontro che avrà come protagoniste assolute le donne. Cercheremo di riflettere su questa metà dell’umanità intera e, ci verrebbe da dire senza retorica, sulla metà più importante.

Cercheremo di alzare lo sguardo, per uscire da alcune gabbie ideologiche che – con la lodevole intenzione di “liberare” la donna – hanno finito per ridurla in schemi di contrapposizione che – invece di esaltarne la ricchezza e le peculiarità – la sminuiscono e appiattiscono su una sola dimensione. Donne contro uomini, lavoro contro famiglia, libertà contro maternità…

E’ possibile riconciliare queste realtà? Possiamo imparare qualcosa dal passato? O la storia è stata solo crudele matrigna nei confronti delle donne? E la Chiesa? E’ stata la quinta colonna di quella realtà di cui oggi si è tornati a parlare ovvero del “patriarcato” oppure ha contribuito in maniera decisiva al cammino verso la piena dignità delle donne?

Domenica 3 marzo dalle ore 16:00 al teatro della parrocchia di San Bernardo di Chiaravalle a Roma (Via degli Olivi 180), l’associazione Archè propone un incontro per discutere insieme su un argomento che attira l’attenzione di tutti: le serie tv.

MESSAGGI IN SERIE… TV!
Come orientare lo sguardo nel mondo dei media

Probabilmente qualcuno di voi si starà chiedendo: ha ancora senso dedicare una giornata formativa al tema dell’educazione sessuale? Ce n’è davvero bisogno ai tempi odierni, quando la sessualità ha finalmente smesso di essere un tabù e se ne parla in maniera disinvolta e diretta ovunque, nei talk-show, sui social, in film e serie tv?

Eppure forse vale la pena farci insieme alcune domande:
la continua esposizione a messaggi di carattere e a contenuto sessuale che impatto sta avendo sulle nuove generazioni?
Che tipo di visione dell’uomo e della donna viene veicolata sulle diverse piattaforme di intrattenimento?

Il mondo dell’intrattimento negli ultimi anni ha registrato un profondo cambiamento: le serie tv ricoprono un ruolo sempre più importante nei palinsesti, ma soprattutto nelle piattaforme di streaming (come Netflix, PrimeVideo, Disney+, …) e hanno pian piano modificato il nostro modo di approcciarci ai contenuti video.
Spesso e volentieri ci si trova a commentare, condividere pareri, richiedere suggerimenti per nuove visioni, ma soprattutto a dedicare grandi quantitativi di tempo a prodotti che sono sempre più sofisticati (per investimenti fanno concorrenza ai film pensati per il cinema) e, da fenomeno di massa, hanno grossa presa sullo sviluppo dei costumi e del pensiero.
Nella mattinata Sadolfo sull’impatto psicologico delle serie tv. Nel pomeriggio Bernabei sulla esperienza di Lux Vide.

Con un orecchio al telegiornale e l’altro ai social, stiamo davvero sentendo sempre più parlare di guerre e di rivoluzioni del mondo che abbiamo conosciuto sinora. La fine del mondo globalizzato per come l’abbiamo vissuto, si accompagna ad immagini di distruzione continua che arrivano dall’Ucraina, risvegliando paure apocalittiche.
Arrivati quasi al primo anno di guerra, vogliamo fare il punto con una delle personalità più competenti e libere del panorama occidentale, il Generale Marco Bertolini

Per concludere l’importante anno associativo del decennale passeremo due giorni insieme per riflettere sul cammino fatto e su quello che ancora ci attende.
Quest’anno abbiamo scelto il clima come tema-guida per il nostro seminario conclusivo, che avrà per titolo: FRATELLO SOLE – La questione climatica alla luce della Laudato si’
La salvaguardia della casa comune è senz’altro un argomento non secondario nel panorama attuale. Il fenomeno “Greta Thunberg” ha rilanciato a livello mondiale questo tema. Sorretti da fede e ragione e nel solco della “Laudato si'” di Papa Francesco, vorremmo entrare nel merito della questione climatica, per evidenziarne gli aspetti validi e da promuovere, differenziandoli da altri, meno genuini e più capziosi, portati avanti da una parte del movimento ambientalista.

La società odierna si muove a velocità sempre maggiore e presenta una narrativa molto intrigante sul cambiamento che sarebbe in atto nell’umano e su quale possa essere il futuro punto di arrivo del nostro Adamo: lo avevamo lasciato raffigurato nella volta della Sistina, appena ricevuta la scintilla di vita dal Creatore e lo ritroviamo in procinto di essere “elettrificato” dal contatto con un androide. Lo storytelling dello sviluppo tecnologico unisce aspetti reali a scenari del tutto visionari: intelligenza artificiale e postumano, robotica e transumano si fondono fino a plasmare la concezione di un’essenza ibrida uomo-macchina, che al contempo ci affascina e ci turba.
Nella mattinata con i soci di Arché cercheremo di fare ordine tra tanti concetti nuovi e proveremo a discutere insieme le implicazioni antropologiche che vanno al cuore dell'”uomo nuovo”.
Nel pomeriggio avremo ospite padre PAOLO BENANTI, frate francescano tra i massimi esperti mondiali di queste tematiche che ci aiuterà a comprenderne l’impatto nella vita di tutti i giorni e gli aspetti etici ad esso collegati.

“L’amore non è cosa che s’impara, e tuttavia non c’è cosa che sia così necessario imparare”.
E allora proviamoci insieme: ad imparare, prima di tutto! Ma anche a comunicare cosa significhi amore, con la creatività che abbiamo, senza tecnicismi, attingendo ai linguaggi che i ragazzi utilizzano, vietando i moralismi e tenendo lontane le intonazioni da stereotipo di chiesa.
Nella mattinata faremo un’avventura al centro dell’uomo, guidata da protagonisti di storie famose e alla ricerca di quelle note che fanno vibrare le nostre “corde” antropologicamente più intime.
Nel pomeriggio con il prof. Tonino Cantelmi approfondiremo il tema dell’educazione all’affettività e alla sessualità chiedendo suggerimenti per genitori che si trovano alle prese con sfide sempre nuove