16 Marzo 2013 – NEL NOME DEL PADRE
“Nel nome del Padre” i cristiani per due millenni hanno cominciato la preghiera, la giornata e potremmo dire la vita intera. Nel nome del padre, infatti, tutti gli uomini in generale hanno cominciato la propria esperienza terrena, sviluppatasi poi nel grembo della madre e nella maturazione in famiglia.
Nel nome del padre, insomma, è stata generata ed è cresciuta l’intera comunità umana di tutti i tempi, seguendo le leggi di natura insite nella creazione e l’istinto conseguente.
Eppure, oggi, cercasi padri disperatamente.
La società di oggi, improntata sempre più sull’unisex, non ha parole per spiegarci una nuova cultura della paternità, diversa da quella che abbiamo conosciuta nel passato e a cui la generazione che ci ha preceduto si è ribellata, ma che non lasci soli i nostri figli con le loro paure e i loro problemi personali, in “famiglie” divise o allargate o – sembra non essere lontano quel giorno – anche omosessuali.
Abbandonate le orme dei nostri padri, non riusciamo a trovare tracce più fresche di un percorso nuovo che giunga alla felicità, destinazione agognata anche dalla nostra generazione, come da tutte.
Senza l’abbraccio di un padre, è difficile trovare la forza per non deprimersi davanti agli ostacoli della vita e superarli, è difficile credere, sperare ed amare.
Ed infatti la cifra di larga parte della nostra società è la disperazione, con alcuni che potrebbero essere nonni che non se la sentono ancora di diventare padri, con altri che sono biologicamente padri ma che scappano dalla loro condizione e dalla loro casa, con alcune donne che vogliono avere un figlio senza l’intervento di un padre ed altre che immaginano gli uomini più come madri che come padri dei propri bambini.
Vogliamo di nuovo dei padri. Vogliamo di nuovo dei padri veri, forti ed anche santi.
Vogliamo di nuovo un Santo Padre.
Eh sì, perché abbiamo bisogno anche di una paternità spirituale, e ci hanno raccontato che anch’essa è venuta meno di fronte alla modernità, agli scandali e al dissenso, tanto che anche il Santo Padre Benedetto XVI ha lasciato la sua casa, non sentendosela più di portare sulla spalle la famiglia della Chiesa e quindi scendendo dalla croce.
Ma le cose stanno davvero così? I media ci raccontano questo clamoroso avvenimento dell’attualità ecclesiale come è o ci sfugge qualcosa di decisivo per la comprensione dello stesso?
Ne parleremo insieme in una giornata il cui programma è stato rivoluzionato proprio per consentirci di affrontare parallelamente i due piani della paternità di cui sopra, spirituale ed umano, senza trascurare l’aspetto determinante della preghiera, essenziale anche per capire più a fondo questi aspetti e che proprio per l’occasione abbiamo ritenuto di rendere ancora più centrale e condivisa nella giornata, con la celebrazione eucaristica tra le due relazioni.
“NEL NOME DEL PADRE – Cercasi padri disperatamente” – con la partecipazione di padre Maurizio Botta
La giornata di formazione si svolgerà Sabato 16 Marzo a Casa Santa Francesca Romana in via dei Vascellari 61, Roma.
Per partecipare è necessario mandare una mail entro giovedì 14 Marzo a info@archenet.org specificando nome e cognome.
Di seguito il programma completo della giornata:
10:00 Prima relazione
IL SIGNORE MI CHIAMA SUL MONTE A PREGARE
Una scelta paterna
Relatore: Padre Maurizio Botta
12:15 Santa Messa nella cappella della Casa
13:00 Pranzo
15:00 Seconda relazione
NEL NOME DEL PADRE
Cercasi padri disperatamente
Relatore: Avv. Luca Silvestri, Vice-Presidente dell’associazione Archè
Modera il Dott. Luca Teofili, Presidente dell’associazione Archè
Il costo per l’intera giornata comprensivo del pranzo è di 30 euro.
I ragazzi fino a 25 anni possono partecipare alla giornata GRATUITAMENTE.
Download: Presentazione (7 mb)